il mio modo di progettare

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Oggi vi racconto come mi piace arredare le case dei miei clienti.

Prima di tutto mi piace entrare in casa, ascoltare i suoi rumori, guardare fuori dalle finestre e osservare la luce che entra ed illumina le pareti. Ammetto che adoro sentire l’energia all’interno dell’abitazione perché è una grossa fonte d’ispirazione.
Una volta connessa con la casa, passo a chi la vivrà, per capirne le esigenze pratiche, lo stile che li fa stare bene e il budget.
Può sembrare brutto parlare di soldi in una fase così creativa ma capire l’idea di spesa che un cliente ha mi permette di creare ambienti già calibrati. Partire con questi dati mi aiuta a semplificare la fase progettuale per me e per i clienti.
Progettare senza budget è poco realistico perché chiunque ha un budget e non è piacevole essere entusiasti per dei disegni che poi non si possono realizzare oppure viceversa, aspettarsi molto di più magari dai materiali scelti o finiture.

Quindi il primo step lo riassumiamo in: Esigenze, stile e budget.

Adesso passiamo alla progettazione vera e propria.

Parto con lo studio degli spazi, dei volumi e dei percorsi, punti fondamentali per creare ambienti equilibrati. In questa fase inizio già a vedere i disegni con i clienti per avere conferma di quanto disegnato.

Da qui si passa ai dettagli discussi in prima battuta con le varie figure che realizzeranno o forniranno l’arredo. Elettricista, idraulico, muratore, imbianchino, mobiliere, tappezziere.

Nessuna di queste figure viene mai dimenticata o messa in secondo piano, per me il loro parere è sempre fondamentale.